La Terapia Cognitivo-Comportamentale pone l’attenzione alla relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, evidenziando come i problemi emotivi siano in gran parte il prodotto di credenze disfunzionali che manteniamo nel tempo. Si concentra sul cambiamento delle distorsioni cognitive (come pensieri rigidi, convinzioni e atteggiamenti) e sui comportamenti ad esse associati, sia per migliorare la regolazione emotiva e per sviluppare adeguate strategie di coping.
La TCC si fonda sull’alleanza tra paziente e terapeuta, si basa sull’empatia ed il rispetto, come pure su una collaborazione attiva da parte del paziente (es. esperimenti comportamentali o compiti da svolgere tra le sedute).
La TCC ha assunto il ruolo di trattamento d’elezione per i disturbi d’ansia, il disturbo ossessivo-compulsivo e le depressioni (fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità).
La Medicina Comportamentale si occupa di patologie con origine somatica (es. tumori, dermatiti, cardiopatie, dolori cronici, malattie autoimmuni) che evidenziano sul piano della cronicizzazione elementi di natura psicologica (es. stress, ansia, disagi e limitazioni nella vita sociale e lavorativa) che creano un importante disagio nella vita quotidiana.
Chi usa questo approccio?